L’assicurazione della tua auto sta per scadere e sei tentato di affidarti ad una compagnia online, ma non sai da dove iniziare? Benvenuto su consumatori.it, sei nel posto giusto per scoprire i nostri preziosi consigli!
Sappiamo tutti che sottoscrivere un’assicurazione per la propria auto o per la propria moto è un obbligo imposto dalla legge, ma sappiamo anche che scegliere la copertura assicurativa più economica e al contempo più adatta alle proprie esigenze non è sempre così facile.
Oggi il web ci dà una bella mano, sono sempre più numerose le offerte di assicurazioni online e di pari passo cresce il numero di consumatori che ne sono allettati nel tentativo di risparmiare tempo e soprattutto soldi. Non “appoggiandosi” a delle sedi fisiche, le assicurazioni online riescono infatti ad ammortizzare i costi e possono così applicare tariffe più convenienti per la polizza.
Per quanto sia assolutamente condivisibile la voglia di risparmiare, non bisogna guardare solo il prezzo: se ci fossero problemi, non solo si rischierebbe di dover pagare multe salate, ma, ancor peggio, di trovarsi scoperti in caso di incidente o furto.
Precisando dunque che le assicurazioni online offrono gli stessi servizi e sono tanto affidabili quanto quelle tradizionali, è fondamentale rivolgersi a compagnie assicurative serie, i cui siti internet offrano informazioni trasparenti e che dispongano di un buon servizio clienti.
Dobbiamo infatti ricordare che se la mancanza di sedi fisiche consente di ammortizzare i costi, di contro in caso di problemi non abbiamo la possibilità di confrontarci di persona con un agente. E’ bene quindi assicurarsi preventivamente che il servizio clienti sarà a nostra disposizione quando ne avremo bisogno.
Come fare allora a scegliere la migliore assicurazione online? E soprattutto esiste un’assicurazione migliore di un’altra? Partiamo subito col dire che la migliore assicurazione è quella che più fa al caso nostro, quindi quella più adatta alle nostre esigenze.
E non dimenticare che se un tempo per l’RC auto vigeva il tacito rinnovo (per cui l’assicurazione si rinnovava automaticamente a meno che l’assicurato non presentasse per tempo la disdetta) oggi non bisogna fornire preavviso o disdire appunto il precedente contratto per passare da un’assicurazione all’altra. Sicuramente questo costituisce un vantaggio e consente di cercare tra un ventaglio più ampio di offerte, ma diventa fondamentale documentarsi per tempo per trovare ciò che fa al caso nostro prima della scadenza del contratto!
Ecco dunque i passi da seguire per scegliere l’assicurazione online guardando sì al risparmio ma anche alla sicurezza:
Quali sono le regole per la garanzia di un’auto vecchia? Vorrei acquistare un’automobile del 2005, ma il concessionario mi ha detto che per macchine così vecchie la legge non prevede la garanzia, è davvero così?
No, non è così: la garanzia legale non si applica solo agli oggetti di antiquariato.
L’equivoco nasce dal significato del termine “garanzia” che per le auto usate non è la garanzia di buon funzionamento, ma semplicemente la conformità del veicolo alla descrizione e quindi alle legittime aspettative del consumatore (questo perché bisogna tener conto dello stato di usura del bene che si intende acquistare!)
Se quindi si decide di acquistare l’auto usata, ha diritto alla garanzia legale di due anni dal momento dell’acquisto, ma attenzione: la garanzia nel caso di prodotti usati può essere limitata a un anno e, se così fosse, lo trova indicato nel contratto di acquisto!
Ricordiamo che un’auto è di interesse storico e collezionistico se ha più di 20 anni di anzianità e se è iscritto in uno dei Registri storici individuati dall’art. 60 del Codice della Strada (ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI).
Per il Club ACI Storico tali requisiti sono insufficienti per distinguere un’auto storica da un’auto soltanto vecchia. Un’auto è storica se oltre al presupposto dell’anzianità, il suo modello è annoverato nella Lista di Salvaguardia, se ha preservato e mantenuto il suo stato originario, non ha subito modifiche sostanziali nelle caratteristiche tecniche delle componenti principali e non è utilizzata per un uso comune dovuto alle normali esigenze della mobilità quotidiana.
Delibera 481/2017/R/EEL: Novità tariffarie sugli Oneri di Sistema elettrici
Con la delibera 481/2017/R/EEL (e successive modifiche contenute nella delibera 923/2017/R/COM) l’Autorità ha definito una nuova struttura degli oneri di sistema dell’energia elettrica.
La nuova struttura è entrata in vigore dal 1° gennaio 2018e prevede l’eliminazione delle componenti A2, A3, A4, A5, AS, MCT, UC4 e UC7 a favore dei seguenti oneri:
- Oneri generali relativi al sostegno delle energie rinnovabili ed alla cogenerazione (ASOS); - Rimanenti oneri generali (ARIM).
La struttura delle componenti perequative UC3 e UC6 è rimasta invariata in quanto tali tariffe non rientrano negli oneri di sistema.
Con l’introduzione dei nuovi oneri ASOS e ARIM, l’Autorità ha di fatto variato la struttura degli oneri generali di sistema da binomia a trinomia: se fino al 31/12/2017 infatti i costi relativi ai suddetti oneri erano solamente quote fisse e variabili, a partire dal 01/01/2018 è stata aggiunto anche un corrispettivo di quota potenza.
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Struttura servizi di rete utenze altro uso BT |
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IV 2017 |
I 2018 |
Distribuzione |
|
|
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Quota fissa €/mese |
Quota fissa €/mese |
|
Quota potenza €/kW |
Quota potenza €/kW |
|
Quota variabile €/kWh |
Quota variabile €/kWh |
Misura |
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Quota fissa €/mese |
Quota fissa €/mese |
Quota fissa €/mese |
Trasporto e gestione contatore UC3 |
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|
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Quota variabile €/kWh |
Quota variabile €/kWh |
Trasporto e gestione contatore UC6 |
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Quota fissa €/mese |
Quota fissa €/mese |
|
Quota variabile €/kWh |
Quota variabile €/kWh |
Oneri di sistema (ARIM) |
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Quota fissa €/mese |
|
Quota fissa €/mese |
Quota potenza €/kW |
|
Quota potenza €/kW |
Quota variabile €/kWh |
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Quota variabile €/kWh |
Oneri di sistema (ASOS) |
|
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Quota fissa €/mese |
|
Quota fissa €/mese |
Quota potenza €/kW |
|
Quota potenza €/kW |
Quota variabile €/kWh |
|
Quota variabile €/kWh |
Trasmissione (TRASE) |
|
|
Quota variabile €/kWh |
Quota variabile €/kWh |
Quota variabile €/kWh |
Tali modifiche hanno portato ad un inevitabile aumento dei costi: nonostante la diminuzione della quota fissa mensile, l’incremento del corrispettivo di quota potenza ha portato ad un rincaro dei costi di fornitura per quasi tutte le opzioni tariffarie.
Nella tabella sottostante viene riportato il confronto dei costi relativi alla quota fissa (€/mese) e alla quota potenza (€/kW) dell’ultimo trimestre del 2017 con il primo trimestre del 2018:
Codice Tariffa |
Descrizione Tariffa |
Unità di misura |
IV 2017 |
I 2018 |
BTA1 |
Altri usi BT - pot ≤ 1,5 kW |
Quota fissa €/mese |
2,111950 |
3,990142 |
Quota potenza €/kW |
2,506125 |
4,933167 |
||
BTA2 |
Altri usi BT - pot> 1,5 e ≤ 3,0 kW |
Quota fissa €/mese |
13,356342 |
3,990142 |
Quota potenza €/kW |
2,373525 |
4,672008 |
||
BTA3 |
Altri usi BT - pot> 3,0 e ≤ 6,0 kW |
Quota fissa €/mese |
13,356342 |
3,990142 |
Quota potenza €/kW |
2,638725 |
5,194133 |
||
BTA4 |
Altri usi BT - pot> 6,0 e ≤ 10,0 kW |
Quota fissa €/mese |
13,395801 |
4,068008 |
Quota potenza €/kW |
2,638725 |
5,194133 |
||
BTA5 |
Altri usi BT - pot> 10,0 e ≤ 15,0 kW |
Quota fissa €/mese |
13,395801 |
4,068008 |
Quota potenza €/kW |
2,638725 |
5,194133 |
||
BTA6 |
Altri usi BT - pot> 15,0 kW |
Quota fissa €/mese |
12,557252 |
3,890842 |
Quota potenza €/kW |
2,506125 |
4,810367 |
Per quanto sopra, e come riportato anche negli esempi sottostanti, l’unica tariffa che non ha risentito dell’ aumento del costo della fornitura a causa dell’introduzione dei nuovi oneri, è quella per cui l’utenza ha un potenza impegnata pari a 3,0 kW: tutte le altre tariffe infatti, dal 01/01/2018, hanno subito un considerevole rincaro toccando anche differenze prossime al 50% in più rispetto all’ultimo trimestre del 2017.
Tariffa |
Unità di misura |
Potenza kW |
Corrispettivo IV 2017 |
Corrispettivo I 2018 |
Costo IV 2017 |
|
|
Costo I 2018 |
BTA1 Altri usi BT pot ≤ 1,5 kW |
Quota fissa €/mese |
|
2,111950 |
3,990142 |
2,11 |
|
|
3,99 |
Quota potenza €/kW |
1,5 |
2,506125 |
4,933167 |
3,76 |
|
|
7,40 |
|
|
|
|
|
Totale € |
5,87 |
|
|
11,39 |
Aumento € |
|
5,52 |
|
|||||
Aumento % |
|
94% |
|
|||||
Tariffa |
Unità di misura |
Potenza kW |
Corrispettivo IV 2017 |
Corrispettivo I 2018 |
Costo IV 2017 |
|
|
Costo I 2018 |
BTA2 Altri usi BT pot> 1,5 e ≤ 3,0 kW |
Quota fissa €/mese |
|
13,356342 |
3,990142 |
13,36 |
|
|
3,99 |
Quota potenza €/kW |
3 |
2,373525 |
4,672008 |
7,12 |
|
|
14,02 |
|
|
|
|
|
Totale € |
20,48 |
|
|
18,01 |
Aumento € |
|
-2,47 |
|
|||||
Aumento % |
|
-12% |
|
|||||
Tariffa |
Unità di misura |
Potenza kW |
Corrispettivo IV 2017 |
Corrispettivo I 2018 |
Costo IV 2017 |
|
Costo I 2018 |
|
BTA3 Altri usi BT pot> 3,0 e ≤ 6,0 kW |
Quota fissa €/mese |
|
13,356342 |
3,990142 |
13,36 |
|
3,99 |
|
Quota potenza €/kW |
6 |
2,638725 |
5,194133 |
15,83 |
|
31,16 |
||
|
|
|
|
Totale € |
29,19 |
|
35,15 |
|
Aumento € |
5,97 |
|
||||||
Aumento % |
20% |
|
||||||
Tariffa |
Unità di misura |
Potenza kW |
Corrispettivo IV 2017 |
Corrispettivo I 2018 |
Costo IV 2017 |
|
Costo I 2018 |
|
BTA4 Altri usi BT pot> 6,0 e ≤ 10,0 kW |
Quota fissa €/mese |
|
13,395801 |
4,068008 |
13,40 |
|
4,07 |
|
Quota potenza €/kW |
10 |
2,638725 |
5,194133 |
26,39 |
|
51,94 |
||
|
|
|
|
Totale € |
39,78 |
|
56,01 |
|
Aumento € |
16,23 |
|
||||||
Aumento % |
41% |
|
||||||
Tariffa |
Unità di misura |
Potenza kW |
Corrispettivo IV 2017 |
Corrispettivo I 2018 |
Costo IV 2017 |
|
Costo I 2018 |
|
BTA5 Altri usi BT pot> 10,0 e ≤ 15,0 kW |
Quota fissa €/mese |
|
13,395801 |
4,068008 |
13,40 |
|
4,07 |
|
Quota potenza €/kW |
15 |
2,638725 |
5,194133 |
39,58 |
|
77,91 |
||
|
|
|
|
Totale € |
52,98 |
|
81,98 |
|
Aumento € |
29,00 |
|
||||||
Aumento % |
55% |
|
Gli aggiornamenti tariffari stabiliti dalle varie delibere dell’ARERA, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ex AEEGSI, Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas ed il Sistema Idrico), vengono recepiti e applicatiobbligatoriamente e in egual misura da tutte le società di vendita del Mercato Libero.
Tali costi non hanno nulla a che vedere con il prezzo applicato alla materia primadalla Società di Vendita fornitrice che rappresenta l’unico fattore di potenzialerisparmio tra le utilities del mercato elettrico.
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